Implantologia, chirurgia guidata e piezochirurgia
Gli impianti dentali sono diventati dei dispositivi molto sicuri ormai da alcune decine di anni. Una visita approfondita del dentista, accompagnata da esami diagnostici come una radiografia o una tac, consentono di progettare impianti in maniera del tutto sicura.
Siamo in grado di realizzare impianti singoli, impianti Toronto o "All On Four" (Dentiera per sempre fissa), anche a carico immediato con l'aggiunta di un'intera arcata dentaria, contestualmente all'inserimento degli impianti. Elaboriamo la TAC Cone Beam per valutare l’idoneità del paziente ad un determinato trattamento e ci avvaliamo della Chirurgia Guidata e della Piezochirurgia per agire con precisione millimetrica. L’elaborazione della TAC Cone Beam permette la realizzazione di una maschera chirurgica che funge da guida alle frese calibrate per forare l’osso ed inserire successivamente gli impianti. Trascorsi circa tre mesi, nel caso di impianto Toronto, verrà avvitata l’intera dentiera definitiva sui quattro impianti. L’intervento dura complessivamente un’ora, generalmente non è stressante e non comporta particolari sanguinamenti, né traumi post operatori. È idonea anche per pazienti cardiopatici, diabetici e allergici. Prevede l’utilizzo di una minima dose di anestetico e, in genere, non rende necessario sospendere eventuali terapie in corso. Per particolari patologie, il Dr Nardella provvederà a contattare il medico curante del paziente per ottimizzare la prestazione.
La “Dentiera per sempre fissa” rappresenta un'innovazione assoluta in campo odontoiatrico, in quanto rende superfluo l’uso di colle, mastice o strisce adesive. Elimina fastidi come irritazioni e dolore gengivale causati dall’instabilità della dentiera. I costi aggiuntivi di colla e soluzioni detergenti sono praticamente inesistenti, nonché qualsiasi problema nel parlare e nel masticare. Gli impianti sono realizzati con materiali anallergici (titanio) e sono coperti da garanzie secondo le norme vigenti.
La chirurgia guidata
La chirurgia guidata consente non solo un ottimale posizionamento millimetrico degli impianti, ma anche una presa di coscienza di eventuali difetti ossei presenti ed evidenziati solo dalla TAC, portando a considerare, quindi, l’eventualità di eseguire una rigenerazione, un innesto osseo o un sollevamento del seno mascellare. Il progetto parte dall’elaborazione della TAC che, con uno speciale software, consente di posizionare virtualmente gli impianti nell’osso. Da tale progetto nasce una mascherina che va ad appoggiarsi ai denti in modo da guidare con precisione l’implantologo alla messa in opera degli impianti senza possibilità di errore.
La piezochirurgia
La piezochirurgia rappresenta una rivoluzione assoluta nel campo della chirurgia ossea, in quanto applicabile sia in odontoiatria che in altri settori della medicina (neurochirurgia, otochirurgia, chirurgia vertebrale…).
La piezochirurgia è una metodica innovativa di taglio e rimodellamento osseo che sfrutta l’azione di micro vibrazioni ad ultrasuoni prodotte da un bisturi ad alta precisione.
Ecco alcuni vantaggi:
- estrema precisione chirurgica (taglio micrometrico dell’osso);
- maggiore sicurezza/minore traumatismo: il bisturi piezoelettrico agisce soltanto sui tessuti duri o mineralizzati (tessuti ossei), rispettando i tessuti molli;
- migliore guarigione post-operatoria. Studi scientifici dimostrano come i pazienti sottoposti a microchirurgia piezoelettrica presentino un migliore decorso post-operatorio e tempi di guarigione più brevi.
La peculiare selettività della piezosurgery consente agli odontoiatri di effettuare interventi chirurgici sicuri in distretti estremamente delicati. La chirurgia tradizionale, basandosi sull’utilizzo di strumenti come frese, seghe ossee e trapani, rappresenta un rischio per le mucose e le fibre nervose: in caso di contatto, il paziente potrebbe riportare danni permanenti. La tecnologia piezoelettrica, invece, non danneggia i tessuti molli nemmeno in caso di contatto occasionale o involontario. Permette la microsezione dei tessuti ossei a basse temperature, raffreddando e detergendo continuamente il distretto operatorio: in questo modo si riduce la traumaticità dell’intervento e si ottimizza la visuale intraoperatoria.